Per una polizza assicurativa regolarmente rinnovata ma non comunicata (rimborso IVA ottenuto) all’agenzia, quali sanzioni al professionista sono previste per aver apposto comunque il visto di conformità?
Limitandoci a fornire un parere non specialistico, basato sui principi generali che regolano il visto di conformità, il professionista che lo rilascia può incorrere in sanzioni nel caso in cui vengano rilevati errori da cui deriva un risparmio fiscale per il contribuente, che di conseguenza paga meno tasse del dovuto (tecnicamente, si parla di visto infedele).
Le sanzioni amministrative possono andare da 258 a 2.582 euro.
Un altro caso in cui il professionista non è responsabile è un eventuale comportamento fraudolento del contribuente.
Il visto di conformità comporta l’effettuazione di controlli solo “formali” da parte del professionista, che quindi deve verificare la corrispondenza dei rimborsi IVA con le scritture contabili, oltre che la regolarità di queste ultime.
In ogni caso, mi pare che nel suo caso l’irregolarità sia formale e non sostanziale, nel senso che è stato ottenuto un rimborso per una polizza effettivamente esistente e rinnovata. Credo quindi basti correggere l’errore formale nel caso in cui sia rilevante farlo, ma non credo scattino sanzioni perché non è in discussione il diritto al rimborso.
=> Professionisti, le regole per il visto di conformità
Per completezza, riporto quali sono i controlli che il professionista è tenuto ad effettuare per rilasciare il visto di conformità sui rimborsi IVA (fonte: Guida Agenzia delle Entrate):
- regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie;
- corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili;
- corrispondenza dei dati esposti nelle scritture contabili alla relativa documentazione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz