Dietro la richiesta di accendere un mutuo per la seconda casa possono celarsi diverse motivazioni, dall’acquisto di un immobile per uso vacanza all’investimento destinato alla locazione. In ogni caso, rispetto alla prima abitazione in genere mutano il piano di ammortamento, la durata e sicuramente anche le condizioni applicate. Secondo le analisi di Kìron Partner SpA sulle scelte delle famiglie nel 2020, gli acquirenti che attivano un finanziamento per l’acquisto della seconda casa costituiscono solo il 2,2% del totale, mentre nell’88,6% dei casi la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo riguarda la prima casa. Anche per questo, come spiega Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA:
le banche tendono a valutare con criteri più rigidi le richieste di mutuo seconda casa,
Ad esempio, attuando valutazioni più restrittive del rapporto rata/reddito o maggiormente critiche sulla solidità del datore di lavoro, ponendo ancor più attenzione all’immobile e alla sua commerciabilità. La maggiore cautela è dovuta al rischio di insolvenza sul mutuo seconda casa, ritenuto superiore dagli istituti bancari. Per quanto riguarda i tassi, sono in media più elevati rispetto ai mutui finalizzati all’acquisto dell’abitazione principale (+0,15/+0,40 punti). Nel caso di acquisto della seconda casa, inoltre, vengono meno le agevolazioni previste per la prima abitazione, come l’imposta sostitutiva del mutuo che sale al 2% e la detrazione sugli interessi passivi che viene meno. Per le seconde abitazioni da destinare alla locazione e quindi da mettere a reddito, infine, l’investitore generalmente paga l’anticipo con parte dei risparmi e poi accende un mutuo da rimborsare grazie ai proventi dell’affitto ricavato.
Una modalità praticata soprattutto quando i prezzi di acquisto sono interessanti e tassi di interesse sono molto vantaggiosi. In questo momento di crisi generalizzata dei mercati a causa della pandemia Covid, l’immobiliare resta un buon investimento con lo sguardo al domani. In questo periodo di congiuntura economica, che purtroppo si prevede che verrà ulteriormente aggravata dalla pandemia da Coronavirus, i tassi di interesse dei mutui hanno raggiunto i minimi storici, rendendo conveniente la stipula di mutui a tasso fisso.