I commercialisti in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria potranno a breve contare su una serie di iniziative di supporto, volte a fornire strumenti di sostegno reddituale e a tutela della salute.
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La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei dottori commercialisti ha definito specifiche misure, basate in primis sulla sospensione fino al 31 ottobre dei versamenti contributivi.
La copertura della polizza base che la Cassa offre a tutti gli iscritti è stata poi integrata con la previsione di indennizzi anche per quarantene domiciliari e ricoveri da Covid-19, applicabile anche ai nuclei familiari. Viene anche attivato un numero verde per ottenere una consulenza medica e psicologica gratuita.
Un altro strumento è il sostegno al credito e alla liquidità degli iscritti, mentre viene prorogata al 30 aprile la scadenza dei bandi per contributi all’acquisto di strumenti hardware e software ad uso ufficio, particolarmente utili nella modalità Smart Working.
Per quanto riguarda il potenziamento dell’assistenza, la Cassa sottolinea come ancora prima della diffusione dell’epidemia è stata introdotta una modifica regolamentare per utilizzare parte dei rendimenti ai fini assistenziali, oltre che previdenziali.
Per finanziare tutta l’assistenza, la Cassa può e potrà contare su un ammontare corrente del 2% del proprio avanzo e su una riserva accantonata fino ad oggi di circa 40 milioni di Euro) ai quali sommare una quota parte del fondo extra-rendimento.