Positivo il bilancio delle aziende italiane di medie e grandi dimensioni che portano a casa acquisizioni di marchi stranieri. Un trend che evidenzia la volontà di allargare i propri orizzonti. Come sottolineato da Daniele Cantore, Head of Cultural Change Management di Methodos, che ha studiato il fenomeno, da un lato c’è la voglia di crescere ma dall’altro si registra una certa la difficoltà di interagire con culture diverse. Secondo Cantore, per mettere in atto una strategia di successo è bene curare cinque aspetti fondamentali.
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Prima di tutto bisogna avere una visione chiara della propria azienda e dei propri obiettivi, mettendo in atto il coinvolgimento di tutti gli attori del cambiamento in ogni fase di passaggio, attraverso una comunicazione chiara e costante. In questo fenomeno la leadership è essenziale: al comando deve esserci una persona, o un gruppo di persone, capace di incarnare la volontà di cambiare e di motivare tutti i dipendenti. Senza un engagement efficace l’ingranaggio si blocca, ognuno deve sentirsi parte del tutto e vedere chiaramente il perché della strada che si sta prendendo, contribuendo attivamente. Una volta avviato il cambiamento è necessario monitorare risultati e processi chiave ad essi associati, per avere il pugno della situazione in ogni fase. Secondo l’Osservatorio Assochange, che monitora le trasformazioni organizzative, il 70% dei processi di integrazione falliscono. Come spiega Cantone:
per preservare l’investimento fatto, non basta mettere insieme conti economici, prodotti, impianti: occorre integrare le culture e formare una nuova organizzazione.