Scelte di investimento

di Rosanna Marchegiani

26 Aprile 2010 09:00

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La scelta di effettuare un investimento in capitale fisso richiede una serie di valutazioni di carattere tecnico, ma anche economico-finanziario

Nelle imprese, soprattutto in quelle industriali, le scelte relative ad investimenti in beni strumentali assumono senz’altro un’importanza determinante, ma esse non esauriscono tutte le possibili decisioni di investimento, dato che si hanno normalmente anche investimenti in scorte di magazzino, in crediti, in tesoreria e ancora investimenti in aziende avviate, in pacchetti azionari di controllo.

Infatti, l’espressione “investimento” può essere utilizzata in senso ampio per indicare un impiego di risorse finanziarie. Soffermiamoci tuttavia sul considerare gli investimenti in capitale fisso, come impianti di produzione, impianti ausiliari alla produzione, macchinari.

Un progetto di questo tipo implica:

  • un investimento iniziale, che in molti casi è piuttosto cospicuo;
  • dei flussi di cassa distribuiti lungo un certo periodo di tempo;
  • un valore finale di recupero, ovvero il valore dell’investimento al termine del progetto.

Nel decidere se realizzare o meno un investimento occorre procedere ad una serie di valutazioni:

  • strategiche e di mercato (missione aziendale, analisi competitiva, quote di mercato, prezzi, ecc..);
  • tecniche (volumi di produzione da realizzare, tecnologie disponibili, qualità dei prodotti, fattori da impiegare per la produzione soprattutto fattore lavoro e energia, capacità di rispondere alle variazioni qualitative e quantitative della domanda, ecc..);
  • economiche cioè connesse ai costi e ai ricavi determinati dall’investimento;
  • finanziarie. Ogni impresa dispone di risorse limitate, per questa ragione esse vanno destinate a finanziare i progetti ritenuti migliori.

Le decisioni di investimento possono essere in alcuni casi obbligatorie per legge (ad esempio per adeguamento a norme a tutela dell’ambiente esterno o dell’ambiente di lavoro), ma nella maggior parte dei casi si tratta di una libera scelta dell’impresa e l’investimento potrà essere determinato dalla necessità di sostituire impianti e macchinari giunti al termine della loro durata fisica (investimenti di sostituzione), o oramai obsoleti (investimenti di ammodernamento), o per accrescere la capacità produttiva dell’impresa (investimenti di produzione).

A seconda di come tali progetti sono legati tra loro, possiamo trovarci di fronte a progetti indipendenti gli uni dagli altri (la cui scelta e valutazione va fatta in maniera separata), progetti tra loro alternativi in modo tale che l’uno escluda l’altro, progetti complementari in cui, ad esempio, l’uno è necessario per poter realizzare l’altro.

Nelle scelte di investimento si dovrà tenere conto anche del diverso grado di urgenza che contraddistingue i vari progetti. Oltre alla possibilità di scegliere, laddove è possibile, tra investimenti alternativi può essere utile valutare anche l’eventualità di non effettuare l’investimento ricorrendo eventualmente a contratti come il leasing.