Progetti immobiliari, la Roma del futuro

di Barbara Weisz

10 Giugno 2010 15:30

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All'Eur sorgerà Eurosky, un grattacielo alto 120 metri quasi tutto ad uso residenziale. Appartamenti anche nelle case di vetro di Renzo Piano

Il cuore dei nuovi progetti immobiliari di Roma è senz’altro l’Eur. Qui sorgerà Eurosky, l’edifico più alto della città dopo il Cupolone, qui ci saranno gli edifici di vetro progettati da Renzo Piano che prenderanno il posto delle torri del ministero delle Finanze. Opere destinate a cambiare lo skyline della Capitale, e qualcuno evidentemente ci ha preso gusto.

Come è noto, due giorni or sono il sindaco, Gianni Alemanno, parlando all’Eire, la fiera dell’immobiliare di Milano, ha lanciato la sua idea: il Comune, che punta sull’housing sociale e ha in programma la realizzazione di 30mila alloggi di cui seimila di edilizia popolare, non esclude di promuovere lo sviluppo verticale della città.

Il primo cittadino ha sfatato anche un tabù, spiegando che nello skyline del futuro non è detto che il Cupolone di San Pietro debba continuare ad essere il punto più alto. Inutile dire che queste affermazioni hanno sollevato un vespaio di polemiche, decisamente trasversali ai partiti visto che fra i primi a sollevare perplessità è stata la neo presidentessa del Lazio, Renata Polverini.

Polemiche e discorsi sul futuro non immediato a parte, vediamo quali sono i grandi lavoro in corso, che cambieranno il volto della città nell’arco dei prossimi due anni. Innanzitutto, la Eurosky Tower. Firmata da Franco Purini, dovrebbe essere pronta entro la fine del 2011. Alta 120 metri (il Cupolone è a quota 136), avrà 25 piani destinati alle abitazioni e tre agli uffici. Ci saranno poi due livelli interrati, le cantine e il parcheggio.

Si tratterà di abitazioni di grande prestigio, che si affacceranno su una piazza arricchita da opere d’arte, e che avranno spazi comuni fra cui una palestra panoramica e una lavanderia. Servizi dunque pensati sull’esempio di quelli presenti nei lussuosi building di New York. Pannelli fotovoltaici per l’elettricità e una centrale cmobinata per approvvigionare gli impianti idrici, di riscaldamento e di climatizzazione, per appartamenti che saranno di classe a, ovvero il massimo livello di risparmio energetico.

E veniamo alle torri di vetro di Renzo Piano. I grattacieli del ministro delle Finanze verranno abbassati di circa 30 metri, passando da 17 a 11 piani, e saranno trasformati in una “casa di vetro” ad uso per lo più residenziale. Nel dettaglio, ci saranno circa 300 appartamenti, con metrature che vanno dai 60 ai 180 metri quadrati, più una decina di uffici.

Fra le caratteristiche architettoniche dell’edifico firmato da uno degli architetti più famosi del mondo, l’abbondanza di vetro compensata, anche in seguito a polemiche, con l’uso del travertino. E poi una grande serra, un vero parco botanico su cui si affacciano le vetrate dell’edificio.