Ipo in crescita, Polonia regina d’Europa

di Barbara Weisz

9 Luglio 2010 14:00

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A Varsavia 20 operazioni nel secondo trimestre, due nella top 10 mondiale. A livello internazionale il leader è l'Asia. Il report Ernst & Young

A spingere il mercato è soprattutto l’Asia, ma anche gli Stati Uniti e l’Europa nella prima metà di quest’anno hanno visto un deciso aumento delle quotazioni. E nel Vecchio Continente, la parte del leone spetta alla Polonia.

Secondo il consueto rapporto di Ernst & Young, le ipo sui mercati finanziari di tutto il mondo sono sensibilmente salite nel secondo trimestre, e nell’intero primo semestre, sia a livello di numero di operazioni che in termini di capitali raccolti. Nel secondo trimestre i collocamenti sono stati 301, per un valore totale di 46,1 miliardi di dollari. Nel primo trimestre erano stati 289, per una cifra di 52,8 miliardi di dollari. Risultato: da gennaio a giugno 2010 le ipo sono state 590 e hanno raccolto circa 98,8 miliardi. Un balzo notevole rispetto alle 134 dell’analogo periodo 2009, per un capitale pari a 11,8 miliardi.

L’Asia continua a guidare il settore, con 159 deals da marzo a giugno, per 25,7 miliardi, il 65% del totale mondiale. Il collocamento di maggior valore a livello internazionale è stato quella della coreana Samsung Life Insurance, in aprile, per 4,4 mld. Negli Usa 33 operazioni hanno raccolto 4,7 miliardi di dollari. In Europa, il paese leader è la Polonia, con ben 20 initial public offering nel trimestre, pari a 4,1 miliardi, dopo le 14 del primo trimestre, che avevano raccolto 42 milioni. Due delle 10 operazioni più grosse del mondo nel trimestre sono polacche, e per la precisione la società assicurativa PZU (Powszechny Zaklad Ubezpieczen), quotata in maggio a Varsavia, che ha totalizzato 2,7 miliardi piazzandosi al secondo posto nel mondo, e Polska Energia, che con 1,3 miliardi è sesta in graduatoria. 

«Con una previsione di crescita del pil al 3,5% nel 2010, l’economia polacca ha affrontato meglio la recessione della maggioranza dei paesi dell’Europa centrale e dell’Est, con stime di crescita dei consumi pubblici e privati solida e costante», recita il rapporto.

Altri mercati che si sono distinti per l’attività delle nuove quotazioni rispetto al primo trimestre includono, in Europa, anche la Spagna, che con 3 operazioni ha raccolto 1,9 miliardi, una cifra notevlmente più alta dei 22 milioni del primo trimestre.

Gregory Ericksen, global vice chair for Strategic Growth Markets di E&Y, sintetizza: «Europa e Usa sono cresciuti nel secondo trimestre, e hanno contribuito alla ripresa del mercato globale delle ipo, sia in termini di numero di operazioni che per il loro valore. Nell’intero primo semestre, l’Europa ha rappresentato il 18% del capitale raccolto a livello globale» grazie soprattutto a Polonia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna, mentre «il Nord America ha contato per il 12% in termini di controvalore, con tre ipo nella top 20 internazionale».

Fra i settori, quello che ha visto il maggior numero di quotazioni è stato il finanziario, in particolare le compagnie assicurative, con 8,2 miliardi spalmati su 12 ipo, seguito dall’energia, 7,9 mld, e dall’industria, 5,8 mld. 

Quanto alle previsioni, Ericksen conclude: «abbiamo visto segnali positivi negli ultimi sei mesi e restiamo fiduciosi che il mercato delle ipo continuerà a crescere nei prossimi due trimestri».