Nei Paesi europei, gli investimenti socialmente responsabili sono in forte aumento. Lo evidenzia una ricerca condotta dallo European Social Investment Forum (Eurosif) presentata recentemente a Parigi.
Secondo i dati della ricerca, gli investimenti sostenibili nel vecchio continente sono aumentati dell’87% nel corso degli ultimi due anni, raggiungendo un volume pari a 5.000 miliardi di euro alla fine del 2009, mentre nel 2007 avevamo un volume di circa 2.700 miliardi di euro. Gli investimenti sostenibili arrivano così a rappresentare il 17.6% del totale dell’asset management europeo.
Davide Maso, Segretario Generale del Forum per la Finanza Etica, ritiene che non si tratti solamente di una semplice moda, ma di un vero cambiamento di prospettiva che sta attraendo anche gli operatori tradizionali: «Le dimensioni degli investimenti socialmente responsabili in Europa sono ormai tali da smentire chi li riteneva un fenomeno di nicchia», ha sottolineato Maso.
La ricerca dimostra che il criterio d’investimento sostenibile è sempre più selettivo e non si limita ad escludere le aziende che producono armamenti o energia nucleare, ma tiene anche presente per la selezione gli Stati maggiormente responsabili e attivi sul fronte delle politiche sociali e ambientali. Secondo Eurosif sono infatti quasi il 30%, gli investimenti socialmente responsabili effettuati basandosi su parametri ritenuti stringenti.
L’Italia non spicca però in Europa sul fronte degli investimenti socialmente responsabili. Secondo lo studio, il volume di questo tipo di investimenti nel nostro Paese è stato nel periodo analizzato dalla ricerca pari a 312 miliardi di euro, e di questi solo il 4% sono stati effettuati applicando parametri stringenti. La crescita è stata negli ultimi due anni pari al 28% e dunque molto al di sotto della media europea.
Gli esperti, imputano questo fatto alla mancanza in Italia di investitori istituzionali, presenti invece in modo sensibile in altri Paesi europei come in particolare in Inghilterra, Svezia e Norvegia. Gli investitori istituzionali saranno secondo lo studio i “main driver” per la richiesta di investimenti socialmente responsabili anche nei prossimi anni.
Un altro freno al decollo degli investimenti socialmente responsabili in Italia, secondo gli esperti è rappresentato dalla mancata percezione delle reali potenzialità insite in questo tipo di iniziative.
Tra i maggiori soggetti che risultano aver effettuato investimenti sostenibili in Italia fino ad oggi figurano le fondazioni bancarie: tra queste, Fondaco della San Paolo e la Fondazione Cariplo.