Jp Morgan fa rotta su Twitter

di Barbara Weisz

28 Febbraio 2011 13:30

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La banca d'affari attraverso un fondo valuta l'acquisto di una quota di minoranza. L'operazione attribuisce a Twitter un valore di 4,5 mld di dollari.

Questo 2011 si è aperto con la mega operazione da 1,5 miliardi di dollari di Goldman Sachs in Facebook. E il trend che vede le grandi banche d’affari interessarsi ai social media e alle compagnie emergenti di internet prosegue. Ora è Jp Morgan che sta pensando entrare in Twitter con una quota di minoranza, probabilmente intorno al 10%, attraverso un fondo di investimento. Non si tratta di una notizia ufficiale, ma di un’indiscrezione rilanciata da un gran numero di testate di alto profilo, dal Financial Times al Wall Street Journal al New York Times.

L’operazione valuterebbe Twitter 4,5 miliardi di dollari. Tutti avvertono che sono in corso trattative e che non c’è certezza che il piano alla fine si concluda. Comunque, secondo il Financial Times il deal riguarda l’acquisto di una quota intorno al 10% per 450 milioni di dollari. L’acquisto verrebbe effettuato attraverso un fondo di investimento che Jp Morgan ha recentemente creato, e che ha raccolto 1,2 miliardi di dollari.

Si tratta di un veicolo specificatamente pensato per investire in società internet e in digital media considerate particolarmente interessanti.Per quanto riguarda il piano relativo alla quota di Twitter, non è chiaro se si tratti di un investimento diretto o dell’acquisto di quote attualmente in mano ad altri investitori.

Quel che è certo, è il crescente interesse del mercato finanziario per le compagnie emergenti del settore web. Il fondo da 1,2 miliardi messo a punto dalla banca d’affari, il Jp Morgan Digital Growth Fund, ha l’obiettivo di investire in una serie di società. Si parla di realtà come Zynga, attiva nel gaming, Skype, provider telefonico, Living Social, sito di social commerce rivale di Groupon.

Tornando a Twitter, la società ha circa 253 milioni di visitatori unici al mese, con una crescita dell’85% in un anno (stime Kleiner Caufield & Byers, venture capital che nel dicembre scorso ha investito nel social network 200 milioni di dollari per una valutazione complessiva di 3,7 miliardi).

L’azienda è nata nel 2006, oggi conta 350 dipendenti e sta assumendo. Secondo le previsioni di eMarketer quest’anno raggiungerà ricavi da 150 milioni, grazie soprattutto all’adv online, introdotto nel 2010. Nel corso dell’ultimo anno ha notevolmente rinforzato la squadra di management: in ottobre Dick Costolo è stato nominato Ceo (da chief operating officer), prendendo il posto del fondatore, Evan Willimas. E nei mesi precedenti erano arrivati Adam Bain, direttore vendite, che ha lasciato la Fox, Ali Rowghani, chief financial officer, che viene da Pixar, Mike Abbott, vicepresidente dell’Engineering (da Palm), Katie Stanton, numero uno delle strategie internazionali, che ha lasciato un incarico nell’amministrazione Obama.