Spese correnti superiori alla liquidità disponibile? Previsione di nuovi introiti da incassare a breve? In questi casi una forma di finanziamento spesso utilizzata dalle imprese è l’apertura di credito in conto corrente.
La facilità di accesso al credito bancario è più che mai necessaria in periodi di recessione come quello che si sta attualmente vivendo e, purtroppo, è proprio in questo periodo che la stretta delle banche risulta più “forte”.
Una recente ricerca della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) sul credito alle imprese, in particolare di piccole e medie dimensioni, mostra che i criteri applicati per la concessione dei crediti o per l’apertura di linee di credito si sono notevolmente irrigiditi secondo il 56% degli imprenditori intervistati. Un atteggiamento un po’ più morbido sembra essere riservato dagli istituti di credito verso le aziende di più grandi dimensioni presenti sul territorio nazionale.
Le imprese più grandi, specie se localizzate al Nord, tipicamente beneficiano di un miglior accesso al credito e hanno rapporti con un maggior numero di banche.
A questo proposito, un’indagine dell’ANIA, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, affronta il tema del ruolo della copertura assicurativa di un’impresa nella determinazione delle condizioni di accesso al credito bancario: le imprese con copertura assicurativa dei rischi aziendali riescano ad ottenere condizioni migliori sul mercato del credito, spuntando tassi più bassi.
Nonostante i dati sull’atteggiamento del sistema bancario verso le imprese non siano incoraggianti, l’apertura di credito rappresenta la tipica operazione di finanziamento a breve termine attraverso la quale gli imprenditori ottengono i mezzi monetari indispensabili per svolgere la propria attività.