DoCoMo Deutscheland, società tedesca ed emanazione europea della compagine giapponese NTT DoCoMo, ha dichiarato la propria volontà di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie della Buongiorno. Un’opa che avrà, come oggetto, il tentativo di acquisizione delle azioni dell’azienda milanese per un controvalore pari a 2 euro per azione: un pricing che ha stimolato la piazza finanziaria, che ieri ha premiato i titoli della società italiana attiva nei servizi per telefoni cellulari con un rimbalzo molto importante, che ha condotto la capitalizzazione della compagnia nei pressi di quanto valorizzato da DoCoMo.
L’offerta pubblica di acquisto che verrà effettuata dall’azienda tedesca riguarderà quasi 112 milioni di azioni ordinarie, per un corrispettivo che si avvicina ai 224 milioni di euro. L’obiettivo ultimo, una volta terminata la transazione, è quello di condurre la Buongiorno fuori dai listini di Piazza Affari.
Ottimismo tra gli osservatori circa la buona riuscita dell’opa: DoCoMo sta valorizzando Buongiorno con un premio del 23% rispetto alla quotazione del titolo nell’ultimo mese, del 30% sulla media trimestrale, del 43% sulla media semestrale e del 57% sulla media annua. Oltre al prezzo, indubbiamente interessate e in grado di soddisfare buona parte della compagine, vi è anche l’elemento determinante che vede la decisione degli azionisti Mauro Del Rio e Capital B Lux (possessori del 20,289% dell’azienda), e già sostanzialmente comunicata, di portare in adesione tutte le proprie azioni.
Multinazionale operante nel settore dello sviluppo e della gestione di applicazioni e di servizi per il mobile (cellulari, tablet & co.), nel 2011 la società milanese ha scelto di concentrare il proprio core business nel segmento B2C, acquisendo Dada.net e dando seguito allo spinoff delle attività del segmento B2B. Buone le prospettive del 2012, che potrebbero essere altresì favorite dall’imminente operazione societaria.
Nel corso del 2011 Buongiorno ha conseguito ricavi pari a 228,6 milioni di euro, con giro d’affari in aumento dell’8% su base annua, EBITDA pari a 26,1 milioni di euro rispetto ai 29,1 milioni di euro del bilancio 2010, e risultato netto consolidato di 15,2 milioni di euro, in apprezzamento del 43% rispetto ai 10,6 milioni di euro dell’esercizio precedente.