Treni, senza investimenti a rischio il traffico locale

di Andrea Barbieri Carones

11 Giugno 2012 15:30

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Mauro Moretti, CEO di Ferrovie dello Stato Italiane, ritiene che i tagli del governo peseranno sul trasporto locale, a danno di chi viaggia in treno.

Sono in pericolo i trasporti ferroviari regionali a causa dei tagli che il governo ha previsto per il 2013. Mauro Moretti, CEO di Ferrovie dello Stato Italiane ha lanciato l’allarme nel corso di un convegno all’Università Bocconi di Milano, nel quale ha puntato il dito contro l’esecutivo parlando a chiare lettere e lamentando il fatto che il budget per il prossimo anno rischia di abbattersi come una scure sulla testa dei milioni di italiani che ogni giorno utilizzano (o vorrebbero utilizzare) il trasporto pubblico su rotaia.

“Non so che cosa farà l’Authority – ha proseguito – l’unica cosa che potremo fare noi sarà interrompere il servizio. So bene che verremo denunciati per interruzione di servizio: vedremo come andrà a finire”.

Fino a oggi, le risorse per il trasporto pubblico locale si attestano a 1,2 miliardi di euro: insufficienti per mantenere un servizio adeguato, al punto che chi se ne è avvantaggiato è stata Autostrade per l’Italia, che ha visto un incremento dei passaggi veicolari e, di conseguenza, del fatturato, come ha sottolineato Giovanni Castelllucci, CEO della società che gestisce la rete italiana: “Il trasporto pubblico è in progressiva diminuzione e di conseguenza aumentano i viaggiatori che transitano dai nostri caselli. Per questo motivo pianifichiamo di investire circa 7-8 miliardi di euro per aumentare le corsie a ridosso delle grandi città”.

Mauro Moretti ha poi aggiunto che, per quanto riguarda il servizio ferroviario regionale, i ricavi per passeggero/chilometro in Italia sono di 10,8 centesimi di euro contro i 17,2 centesimi del trasporto su gomma. Emblematica la differenza con la Germania e la Francia, dove i ricavi sono di 20 e di 22 centesimi. Ancora più accentuata la differenza con l’Inghilterra, dove i ricavi per passeggero oscillano tra i 33 e i 42 centesimi al chilometro.

“Se non ci sono soldi a bilancio non possiamo continuare a offrire servizi” ha detto laconico il CEO delle FS “anche se la cosa varia da regione a regione”. La notizia di oggi arriva ad appena 2 mesi di stanza dall’annuncio delle stesse Ferrovie dello Stato Italiane relativamente a un piano di investimenti per l’acquisto di nuovi treni per il trasporto su rotaia destinato al trasporto pendolare regionale.