Il gruppo Fiat cerca finanziamenti e lancia un bond con scadenza ottobre 2016 e con tasso fisso. L’emissione ha nel frattempo già richiamato sottoscrittori che hanno già ordinato un quantitatitvo che complessivamente ha toccato quota 1,3 miliardi di euro.
Che la Fiat sia ormai diventato un contruttore auto globale lo dimostra anche il fatto che il bond sarà lanciato in Lussemburgo e sarà trattato sul mercato irlandese, dove le condizioni sono migliori che in Italia. Intanto però c’è da evidenziare il fatto che le agenzie di rating hanno già giudicato in maniera negativa l’azienda guidata da Sergio Marchionne, al punto che il tasso di interesse sarà del 7% in 4 anni, sempre meno del tasso del 9% ottenuto per un’emissione effettuata 3 anni fa e che portò 1,25 miliardi di euro.
Intanto Fitch ha dato un rating pari a BB con outlook negativo, peggio ancora di Moody’s che ha valutato l’azienda BA2 (sempre con outlook negativo) mentre S&P ritiene corretto un rating BB- con outlook stabile.
Le banche a guida dell’operazione, che prevede l’intervento di investitori istituzionali con taglio minimo da 100mila euro, sono Bank of America, Bnp Paribas, Citi, JP Morgan, Morgan Stanley e Societe Generale.
Fiat e PSA
Sul fronte automobilistico, invece, Fiat ha raggiunto un accordo con Psa Peugeot Citroen per cedere al costruttore francese il suo 50% della joint venture SevelNord entro la fine del 2012. L’accordo preliminare è stato presentato ai lavoratori: in sostanza indica che SevelNord continuerà a produrre veicoli commerciali leggeri per tutte e due le aziende fino all’entrata in vigore degli standard Euro6 a fine 2016.
Una nota comune indica che l’uscita di Fiat da Sevelnord “non avrà alcun impatto sugli altri accordi di collaborazione attualmente esistenti tra FGA e PSA, inclusa la joint venture SevelSud in Val di Sangro (che produce veicoli commerciali leggeri), che continuerà ad operare come da contratti in essere”.