Mark Zuckerberg sa benissimo che il futuro di Facebook passa dai dispositivi mobile e per questo motivo starebbe testando una nuova rete pubblicitaria in grado di proporre annunci personalizzati in base a una serie di informazioni specifiche dell’utente, quali caratteristiche e preferenze.
Questo sistema di advertising su smartphone e tablet accederebbe appunto a dati personali dell’utente quali il sesso, l’età, la posizione geografica, i Mi Piace espressi, le applicazioni installate sul dispositivo e altro ancora, abbandonando dunque i tradizionali “cookie” che vengono attualmente utilizzati nel settore pubblicitario.
“Attualmente stiamo facendo dei test per vedere che impatto hanno questi annunci e se le persone li trovano rilevanti”, ha commentato Facebook a TechCrunch: a quanto pare, gli inserzionisti potranno ottenere a pagamento informazioni sugli utenti del social network e tramite tale sistema sarà più facile proporre annunci pubblicitari che possano davvero suscitare interesse dei consumatori.
Il ruolo di Facebook sarà dunque quello di intermediario, dato che la pubblicità proverrà non dal team di Mark Zuckerberg ma dai principali fornitori di annunci pubblicitari, come ad esempio iAd di Apple o AdMob.
I primi advertiser saranno sviluppatori di applicazioni e gli azionisti credono in questa novità per il rilancio di Facebook in Borsa, che dall’Ipo (offerta pubblica iniziale) al NASDAQ ha perso una importante quota. Ieri il titolo FB ha chiuso a 21,87 dollari.