Volkswagen punta a scalzare Fiat come prima Casa auto per numero di vendite in Brasile. In attesa del mondiale di calcio che si terrà nel 2014 in questo paese sudamericano, la partita Italia-Germania si gioca sul campo industriale e sul campo delle vendite in una terra che sta crescendo a ritmi sostenuti.
L’annuncio è stato fatto direttamente dal CEO di VW, Martin Winterkorn, che in occasione del Salone dell’Auto di San Paolo ha detto al Sole 24 Ore i suoi progetti. Del resto, che il gruppo di Wolfsburg punti in alto non è nuovo, dato che la strategia a lungo termine è quella di diventare in 6 anni il produttore di vetture numero uno al mondo, superando Toyota e General Motors che sono attualmente al comando ma che stanno avendo alcuni problemi che ne limitano le vendite in alcuni Paesi.
La battaglia per il primato in Brasile si gioca sulla base di ingenti investimenti e su una classifica che nel periodo gennaio-settembre 2012 vede Fiat in testa con oltre 493mila nuove auto immatricolate (+11,7% rispetto allo stesso periodo del 2011) contro le 482mila di Volkswagen (con un incremento del 9,6%). Una supremazia di poche migliaia di vetture, insomma, che può essere colmata con grandi stanziamenti volti soprattutto a produrre in loco: se Martin Winterkorn ha annunciato un investimento da 3,4 milliardi di euro da qui al 2016 volto a incrementare la capacità produttiva e rinnovare i prodotti, Fiat aveva anticipato la mossa e 2 anni fa aveva reso noto di prepararsi a stanziare almeno 3 miliardi di euro nello Stato di Pernambuco per avviare un nuovo stabilimento dove saranno prodotte circa 200mila vetture, che aggiunte alle 800mila che saranno prodotte nell’ampliato plant di Betim, porteranno il Lingotto a rinsaldare la posizione di leader. VW permettendo, dato che già oggi l’azienda tedesca è il primo produttore di vetture in Brasile (molte di queste vengono però esportate in tutto il sud America).
Il testa a testa tra Italia e Germania si gioca anche in campo dei modelli più venduti: negli ultimi anni la Gol ha avuto la supremazia sulla Uno, anche se l’utilitaria italiana è risucita a primeggiare in qualche singolo mese ma non a livello annuale. Sicuramente la battaglia tra le due Case continuerà in futuro, anche alla luce del fatto che il mercato auto “do Brasil” dovrebbe passare dai 3,5 milioni previsti nel 2012 (più del doppio rispetto all’Italia) ai 5 milioni del 2018, attirando gli investimenti anche di altri costruttori.