Il management di Snam spa ha reso noto di aver provveduto all’emissione di obbligazioni in 2 tranches per un totale di 1,5 miliardi di euro. Questi 2 bond si aggiungono ai precedenti immessi sul mercato nel corso del 2012 e portano la racolta totale di quest’anno a 6 miliardi di euro, sufficienti sia a rimborsare il finanziamento bancario ponte sia a coprire i fabbisogni fino al 2015, come stabilito dal piano deliberato dal cda in tarda primavera.
Quest’ultima emissione – che comprende bond a 3 e a 7 anni a tasso fisso con scadenza a novembre 2015 e a febbraio 2020 – è destinata a investitori istituzionali che hanno prontamente risposto mettendo sul piatto 8 miliardi di euro ad appena 4 mesi dal debutto in Borsa.
Il collocamento è stato organizzato e diretto dalle banche BNP Paribas, Citi, JP Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Société Générale CIB e UBS, insieme a Banca IMI, BofA Merrill Lynch, HSBC e Unicredit. A settembre, la Spa di San Donato aveva collocato altri bond che avevano portato a ricevere ordini per 12 miliardi e che avevano raccolto 2,5 miliardi. Appena 2 mesi prima, a luglio, l’azienda si era finanziata attraverso una emissione da 2 miliardi di euro.
L’azienda che fu proprietà del gruppo Eni – ma ora controllata da Cassa Depositi e Prestiti – ha suscitato intanto l’interesse del fondo libico Lia, che dopo aver messo le mani su quote di Finmeccanica e Unicredit ora è arrivata la notizia di un interesse per Snam Rete Gas, la principale società italiana che si occupa di trasporto di gas naturale.