E’ giunta alle fasi conclusive la preparazione della quotazione in Borsa di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate. Il presidente e direttore generale dell’azienda, Giseppe Bonomi, ha infatti riferito del grande interesse da parte di investitori istituzionali interessati ad acquistare parte delle quote azionarie.
L’obiettivo è di sbarcare in piazza Affari per il 6 dicembre con una strategia che è stata resa nota nei dettagli dal management Sea: in totale ci saranno 58,52 milioni di azioni, di cui 24,4 milioni provenienti da un aumento di capitale e 34,12 milioni dalla cessione della quota ASAM Spa. Il 15% dell’offerta è dedicato ai residenti in Italia, con quote privilegiate riservate ai dipendenti e ai residenti delle provincie di Milano, Monza-Brianza, Varese e Novara. Il rimanente 85% è destinato ad investitori professionali italiani, europei e internazionali.
L’offerta destinata al cosiddetto “pubblico indistinto” (i residenti in Italia) prevede una Bonus Share di una azione ogni 20 per chi manterrà nelle proprie mani il titolo per almeno 12 mesi dal collocamento in Borsa. Questo premio sale leggermente per i dipendenti, che riceveranno 17 azioni grauite ogni 250 titoli e a 1 ogni 15 azioni per i residenti delle aeree limitrofe alle zone aeroportuali di Malpensa, Linate e Orio al Serio visto che Sea possiede una quota del 30% nello scalo bergamasco, ormai diventato il terzo della Lombardia e il quarto in Italia in termini di passeggeri.
Alla fine, l’azienda punta a una capitalizzazione in Borsa di circa 1 miliardo di euro anche grazie al fatto che negli ultimi 4 anni Sea ha registrato fatturato e utili in crescita, grazie anche a un deciso contenimento dei costi. Certo, l’Ipo porterà denaro fresco nelle casse della società, che sarà utilizzato in parte per migliorare i debiti e in parte per migliorare le strutture aeroportuali di Milano attraverso un massiccio piano di investimenti da 437 milioni di euro.
Nel piano strategico di Giseppe Bonomi c’è anche una parte importante relativa al pagamento dei dividendi, che potrebbero salire al 70% nei prossimi 3 anni. Intanto, Sea ha rseo noto di aver sottoscritto un contratto di finanziamento da 130 milioni di euro con un gruppo di banche (Mediobanca, Unicredit, Banca Imi, Biis, Bnp, Bnl, Mps Capital Services e Bpm) in parte destinato a rimborsare un precedente finanziamento da 102,5 milioni di euro che scade il prossimo 8 marzo. “La parte residua non utilizzata per il rimborso, costituita da una linea revolving, è a supporto dell’elasticità e della flessibilità finanziaria del gruppo” spiega una nota dell’azienda.
Intanto prosegue il roadshow in giro per il mondo per presentare la quotazione in Borsa. Dopo Milano e Londra, Bonomi e i suoi collaboratori faranno tappa a Francoforte, New York, Boston, di nuovo Francoforte e Londra e poi Zurigo e Ginevra.