Crisi Mps: quali rischi per gli investitori?

di Teresa Barone

5 Febbraio 2013 11:00

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Correntisti, obbligazionisti e azionisti: che cosa rischiano con lo scandalo che ha colpito il Monte dei Paschi di Siena? Ecco alcuni consigli.

Con il recente scandalo che ha coinvolto il Monte dei Paschi di Siena, non mancano le ansie e le preoccupazioni di tutti gli italiani che hanno investito nell’istituto, sia come semplici correntisti sia come azionisti e obbligazionisti.

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Esistono reali rischi per tutte queste categorie di investitori? Non si parla ancora, né tantomeno se ne parlerà, di fallimento per Mps, che essendo la terza banca in Italia potrà sempre contare su un prestito dello Stato, sull’intervento del Ministero del Tesoro e della stessa Banca Centrale Europea.

I semplici correntisti non corrono alcun rischio, grazie alla tutela esercitata dal Fidt, Fondo interbancario di tutela dei depositi, che copre la liquidità bancaria fino a 100 mila euro per titolare di conto (in caso di più conti intestati allo stesso titolare questa cifra deve intendersi complessiva).

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Se la banca dovesse quindi chiudere i battenti, i correntisti fino a questa soglia potrebbero contare sul rimborso entro 20 giorni lavorativi. Non sono esposti a rischio neanche i titolari di un conto titoli o possessori di obbligazioni e azioni depositate presso Mps ma non riferite alla banca, che svolge in questo caso il mero ruolo di custode.

Per gli obbligazionisti che detengono bond di Mps, invece, il rischio di perdite sussiste: in crisi di liquidità, infatti, la banca potrebbe intervenire sulle stesse obbligazioni, sebbene esistono comunque vari livelli di copertura dal rischio. Anche per gli azionisti la situazione è abbastanza critica, infatti le azioni hanno perso molto valore dal 2008 a oggi, sebbene sia difficile fare qualsiasi tipo di previsione per l’immediato futuro.