Ferrari al top della BrandFinance Global 500

di Chiara Basciano

21 Febbraio 2013 09:30

logo PMI+ logo PMI+
La classifica BrandFinance Global 500 premia Apple in termini di valore economico, ma riconosce a Ferrari il rating più alto.

La classifica BrandFinance Global 500 analizza le prestazioni dei brand leader nei settori business-to-consumer (B2C) e business-to-business (B2B), elencando quindi i 500 marchi di maggior valore, e ad oggi rappresenta il più ampio studio di valutazione sui marchi al mondo. E se per il valore del marchio è una gara a due tra Apple e Samsung, fa piacere sapere che all’Italia viene riconosciuto il rating più alto in assoluto della classifica – prescindendo quindi dal solo valore economico – per il marchio Ferrari, che si piazza davanti a Google e Coca-Cola.

In termini di valore economico quindi è tutta una gara tra colossi tecnologici, con Apple che la spunta con i suoi 87 miliardi di dollari e un incremento del 24% rispetto all’anno precedente, anche se la valutazione per il marchio con la Mela passa da AAA+ ad AAA. Dietro Apple si piazza Samsung, che piazza l’incremento più alto in assoluto (con un +54%) e raggiunge il valore di 58,8 miliardi di dollari, precedendo Google, con un valore di marca di 52,1 miliardi, a +10% rispetto al 2011.

Eppure, se non si guarda solo al valore economico, ma si prendono in considerazione fattori quali i margini, il fatturato medio per cliente, le spese per marketing e pubblicità, così come valori intangibili quali l’attaccamento al brand e la fedeltà della clientela, ecco che l’italiana Ferrari stacca tutti e si piazza in testa alla classifica.

Questo il commento di Luca di Montezemolo, presidente Ferrari: «È sempre un piacere essere in cima a una classifica, e ancora di più quando la competizione comprende alcune delle aziende più famose al mondo. Questo risultato dimostra che anche in tempi economici molto difficili, l’Italia può offrire al mondo imprese di eccellenza. Dietro questo riconoscimento ci sono prodotti eccezionali realizzati da uomini e donne allo stesso modo eccezionali. Loro hanno reso possibile tutto questo e per questo li ringrazio».