I franchisor che stanno valutando un’espansione internazionale non devono trascurare una serie di elementi che rendono più semplice l’espansione stessa e il conseguimento del successo. Ecco una guida su cosa fare.
Innanzitutto bisogna assicurarsi di avere un programma di franchising di successo con un minimo di 50 affiliati; che il concetto di franchising può non avere successo in Paesi diversi da quello in cui si è operato fino a ora: le abitudini locali dei consumatori e le loro preferenze potrebbero infatti far sì che quell’idea non piaccia.
Disporre di personale competente e cercare nuovi licenziatari esteri; tutti i manuali operativi e di marketing devono essere attuali e aggiornati, nonché tradotti per l’uso in altri territori; effettuare un’analisi dei Paesi di riferimento per determinare quale tipo di concorrenza ci si troverà di fronte; limitare la scelta dei paesi a un numero in grado da esser sostenuto dall’azienda.
Bene anche chiedere consiglio a un consulente che ha esperienza nel franchising internazionale, dal momento in cui si avrà bisogno di esperti per il reclutamento dei candidati, per gli accordi e in generale in grado di fornire un’esperienza operativa. Prima di optare per l’internazionalizzazione, chiedere di registrare i propri brand, nomi di dominio e qualsiasi proprietà intellettuale.
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