Chi gestisce un home business deve concentrarsi su un piano d’affari che affronti le seguenti tre questioni principali: definire il modo per raggiungere il successo, scegliere una struttura organizzativa semplice e monitorare i costi per pagare tasse e fornitori. Ecco una breve guida per dirigenti che aiuta a raggiungere il successo.
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Innanzitutto è bene definire le tre tipologie di home business principali:
- passione sopra ai profitti: è quell’imprenditore che ama l’idea di un prodotto o di un servizio che ha magari sperimentato (o vuole sperimentare) personalmente e vuole condividerlo con tutti. Pone una grande passione in tutto quello che fa, ma dovrà anche pensare ai guadagni;
- utile per sostenere la famiglia: con i tassi di disoccupazione attuali, oggi si assiste a un numero record di home business proprio perché si tenta di crearsi un lavoro piuttosto che cercarne uno. In questo caso bisogna capire quali sono le reali opportunità per guadagnare;
- tax write-off business: è il tipo di business da cui star lontani.
Scegliete una struttura organizzativa semplice in ogni aspetto: la complessità porta più difficilmente ai risultati e soprattutto è più costosa. Inoltre, attenti ai costi: la maggior parte degli imprenditori di un home business odiano la contabilità ma è un qualcosa che non è possibile trascurare. Monitorate sempre le spese per evitare sorprese di qualsiasi genere, soprattutto:
- tasse;
- debiti;
- capitale disponibile in quel momento e in futuro;
- distribuzione dei profitti come ricompensa del successo aziendale.
Questi principi si applicano a tutti gli home business, grandi o piccoli che siano, e rappresentano dunque i punti chiave per poter gestire un’attività di successo.
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