L’industria tinta di bianco

di Chiara Basciano

14 Maggio 2014 11:00

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È il momento della white economy, tra nuove opportunità e sviluppo industriale

Va oltre la green economy e punta a rivoluzionare il modo di fare industria, la white economy sta vivendo oggi un momento molto felice.

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Avvenia, leader nel settore della sostenibilità ambientale, infatti, mette in risalto il cambiamento operato da moltissime industrie italiane ed europee, che stanno drasticamente riducendo il loro impatto ambientale tramite una giusta gestione delle risorse energetiche. Dalle piccole e medie industrie si è passato al coinvolgimento di realtà molto grandi, da Trenitalia a Coca Cola, che stanno operando in questa direzione.

Ciò non significa solo operare una scelta sostenibile, cosa buona e giusta, ma creare anche nuovi posti di lavoro. Avvenia infatti prevede un incremento delle professioni legate alla white economy. Si tratta dei white job, vale dire delle figure professionali che si occupano della gestione energetica all’interno dell’industria. È stato calcolato che la crescita occupazionale arriverà a creare 500 mila posti di lavoro.

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Le figure sono più specifiche rispetto a quelle in verde, e quelle con maggiori possibilità sono attualmente: esperti di energy management, energy auditor, certificatori energetici, manager del governo e del territorio, manager esperto nella programmazione energetico-ambientale e territoriale, esperto di progettazione di sistemi di energie rinnovabili. Inoltre in molti paesi europei i Titoli di Efficienza Energetica, vale a dire i white certificates, fanno sì che si crei uno stretto legame tra razionalizzazione energetica e valore economico, incentivando ancora di più lo sviluppo industriale.