Un neo-imprenditore probabilmente si scoraggerà nel sapere quante nuove startup falliscono (il tasso è davvero molto alto), ma perché la maggior parte non riesce a rimanere a galla? Molti esperti dicono che la carenza di soldi non è il motivo principale, infatti il motivo numero uno sembra essere che i fondatori vogliono semplicemente chiuderla. Ecco dunque alcune delle scuse più comuni che usano gli startupper per chiudere la loro attività.
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Scusa numero 1: ho perso la mia passione, questo lavoro non mi piace più. Questo suggerisce che siete scoraggiati, probabilmente a causa di un imprevisto o di un concorrente che è riuscito a fare più soldi di voi. Un consiglio è quello di trasformare l’idea di business attuale in una nuova, che si può amare.
2: la mia idea è semplicemente troppo in anticipo sui tempi. Probabilmente lo startupper si sarà reso conto che il suo prodotto o servizio interesserà solo ai cosiddetti early-adopter, cioé a una nicchia del mercato. Ma c’è da dire che se si crede nella propria idea e si dispone già di alcuni early-adopters (provate un sondaggio), probabilmente dovreste provare.
3: non riesco a trovare un investitore adesso. Se non è possibile trovare qualcuno che vi finanzi appieno, provate a chiedere a un amico, a un familiare o a qualcuno dei vostri contatti, piuttosto che a un investitore professionale. In caso contrario, cercate accordi coi distributori, fornitori o addirittura coi futuri clienti.
4: i miei dipendenti non sono veramente impegnati. Tanti imprenditori commettono errori nelle assunzioni, ma non è il caso di chiudere una startup: è il momento di affrontare i problemi e spostare le persone che non si adattano alla vostra cultura aziendale.
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