L’analisi dei costi-benefici non è certo cosa nuova, già nel 1840 l’ingegnere ed economista Jules Dupuit aveva teorizzato questo tipo di approccio, ma ancora oggi è necessaria per portare avanti un progetto.
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Nello specifico è utile in determinate circostanze. Quando si pensa di acquisire un nuovo talento, quando si deve valutare un nuovo progetto o il cambiamento di uno già esistente oppure quando bisogna determinare la fattibilità di un acquisto di capitale. Per fare un’analisi dei costi-benefici è necessario partire dal dettaglio di tutti i costi relativi al progetto. Lo stesso deve essere fatto per tutti i possibili benefici. Bisogna cercare di prendere in esame ogni più piccola spesa e prevedere tutti i possibili benefici. In questa fase bisogna considerare anche le risorse umane che verranno coinvolte, assegnando un costo ad ognuna di esse.
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Nell’analisi dei benefici bisogna includere anche l’impatto che si avrà sulla società, prendendo in considerazione anche il valore non strettamente economico. In generale questo tipo di analisi può prevedere l’andamento per circa un anno, in seguito dovrà essere effettuata una nuova analisi, basata sui dati effettivamente rilevati durante il periodo trascorso. verificare la veridicità di quanto era stato previsto serve per capire se il metodo applicato era davvero valido, altrimenti significa che alcune voci non erano state prese in considerazione.