Durante la propria carriera non è inusuale commettere errori, se a tutto c’è riparo è pur vero che piccoli errori di tipo finanziario possono portare a gravi danni economici. In generale sono quattro gli errori finanziari che gli imprenditori possono commettere durante la loro carriera.
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Il primo è quello di non richiedere urgenza nei pagamenti. Andare incontro ai fornitori da un lato e ai clienti dall’altro mette dimostra flessibilità e predispone a rapporti migliori, ma i ritardi nei pagamenti non dovrebbero protrarsi per troppo tempo. Per questo è bene fissare da subito un limite di tempo. Un limite di 14 giorni è un buon lasso di tempo che mostra flessibilità ma non crea problemi all’azienda.
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Il secondo errore è non predisporre un piano di emergenza economico. Infatti si possono sempre incontrare ostacoli di ogni tipo, avere un fondo a cui attingere può salvare l’azienda. Bisognerebbe mettere da parte i soldi fin da subito e cercando di accumulare una quantità di denaro sufficiente a coprire tre mesi. Molte aziende falliscono proprio perché non mettono in atto questa misure cautelative.
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Il terzo errore riguarda soprattutto le piccole imprese ed è quello di mischiare fondo aziendale e personale. Le due cose dovrebbero sempre essere separate sotto tutti i punti di vista, resistendo alla tentazione di appianare i conti confondendo le due cose e facendo confusione. Ultimo errore è quello di dedicarsi ad attività non produttive dal punto di vista finanziario. L’obiettivo di un business è fare cassa, se si perde tempo in settori non proficui si rischia il fallimento. Questo non significa abbandonare elementi come la comunicazione, le relazioni o la formazione, ma ripartire il tempo con un 80% dedicato alle attività che fruttano dal punto di vista finanziario e il 20% al resto.
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