Investire nell’acquisto di una casa rappresenta una scelta ancora conveniente in Italia, dove stipulare un mutuo allo stato attuale si rivela proficuo grazie ai bassi livelli di spread applicati dalle banche.
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Lo rivela una nota di MutuiOnline.it, da cui si apprendono percentuali interessanti anche per quanto riguarda la scelta del tasso fisso come opzione contrattuale.
«Il tasso fisso è ad oggi la soluzione più richiesta dai mutuatari, una preferenza dovuta al fatto che il variabile non porta più grandi risparmi sulla rata e il differenziale tra le due tipologie è all’incirca di un punto percentuale. A fronte di un modesto sovrapprezzo si acquisisce la tranquillità di una rata costante che può essere considerata comunque bassa e che si mantiene inalterata per tutta la vita del finanziamento.»
Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it, infatti, nel terzo trimestre dell’anno in corso i prestiti a rata fissa hanno raggiunto il 70,2% del totale dei mutui erogati, mostrando una netta crescita rispetto alla percentuale che caratterizza il tasso variabile pari al 26,5%.
Se è vero che i nuovi prestiti per la casa sono superiori alle surroghe per la prima volta dopo due anni, persistono ancora alcune criticità che riguardano sia i potenziali acquirenti con un reddito non elevato sia coloro che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato: l’88% dei contratti portati a termine riguardano clienti con un lavoro stabile, mentre solo l’1% sono relativi ai lavoratori atipici.
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