Il nuovo lato social di Google, ovvero Google Plus, è apparso sin da subito ben strutturato e ricco di interessanti funzionalità, alcune delle quali potrebbero presto portare il servizio oltre la sfera della comunicazione personale, verso l’utenza business, per migliorare la collaborazione e la comunicazione all’interno degli ambienti di lavoro.
Google Plus lascia infatti intravedere interessanti potenzialità in ambito lavorativo a partire dalla funzionalità Circles, vero elemento portante del social network creato da Google e che permette di limitare la condivisione di informazioni ad uno specifico gruppo di persone.
Diventa così possibile creare con facilità cerchie distinte di contatti: una cerchia può raccogliere ad esempio amici e parenti, mentre un’altra i propri colleghi di lavoro. Ciò permette non solo di separare con facilità la vita privata da quella lavorativa ma di creare delle cerchie anche all’interno del proprio gruppo di lavoro, per un controllo preciso e flessibile delle persone con le quali condividere specifiche informazioni.
Le cerchie rappresentano una delle caratteristiche più apprezzate di questo primo assaggio di Google Plus e appaiono decisamente più efficaci di quanto offerto ad esempio da Facebook con Lists. Inoltre, a differenza della maggior parte dei social network di tipo business, resta la possibilità di potersi connettere con qualsiasi utente di Google Plus ed estendere la comunicazione anche al di fuori della propria organizzazione.
Particolarmente funzionale la video chat di gruppo offerta da Google+, Hangouts, in grado di connettere tra loro fino a 10 utenti; si tratta di uno strumento totalmente web-based e quindi non vincolato all’utilizzo di software esterno. Interessante anche la funzionalità Sparks che potrebbe presto connettere le aziende con informazioni rilevanti per la loro crescita.
Google+ al momento non può però essere considerato un vero strumento business, poiché ancora segnato dall’etichetta “Beta” e dai conseguenti problemi a livello di privacy che sono già stati segnalati. Manca inoltre una vera integrazione con Google Apps. Le potenzialità però ci sono, e saranno presumibilmente messe a frutto dal team di Mountain View non appena il network avrà messo salde radici.
Comunque, i profili professionali arriveranno presto, almeno secondo quanto dichiarato da Jeff Huber, Google VP of Local and Commerce. Il numero uno dell’azienda Eric Schmidt, inoltre, ha mostrato particolare interesse per le Pmi, utenti ideali dei servizi Google. resta da capire quando e come saranno pensate delle pagine aziendali sulla stregua di quanto avviene su Facebook ma in maniera magari più strutturata, sfruttando le selezioni derivanti dal pulsante Google +1 per offrire contenuti (e prodotti?) di interesse specifico.