Ottimizzazione della rete e miglioramento della qualità del servizio erogato: questi gli obiettivi per l’immediato futuro degli operatori TLC, che dirigeranno gli investimenti in questa direzione. Nel medio e lungo periodo si punterà dunque sulla fibra ottica e su tecnologie di prossima generazione come LTE1 e Wimax 2.
Lo spiega anche lo studio Capgemini “Mobile Broadband in Europe: Profitability Challenge or Next Growth Engine?”.
Il maggiore driver di crescita del mercato ICT e Media sarà nei prossimi anni il Mobile Broadband e in generale la banda larga wireless, anche grazie a piani tariffari vantaggiosi, terminali performanti e maggiore velocità di accesso.
Questo, per rispondere alla continua richiesta di velocità più elevate, ma anche sulle femtocelle, per migliorare la copertura in vista del futuro passaggio totale da fisso a mobile.
Nell’immediato, invece, in Italia le connessioni a banda larga mobile hanno già raggiunto quota 13%, meglio di Gran Bretagna, Spagna e Danimarca (11%) ma peggio di Austria (35%), Portogallo (33%) e Irlanda (24%).
Con il calo dei prezzi, diminuiranno anche i margini di guadagno degli operatori che quindi, secondo Capgemini, punteranno sulla differenziazione dei prezzi in base ai servizi, attuando misure di traffic shaping per ottimizzare l’utilizzo della capacità della rete di telecomunicazioni.