Cresce la domanda di banda larga, non sempre in linea con l’offerta di mercato. Una risposta alternativa alle tradizionali tecnologie via cavo o wireless (ADSL, Wi-Fi, WiMax, ecc.) – oggetto in questi giorni di una bocciatura dall’Osservatorio italiano – è il satellite, anche come soluzione post-crisi: gli analisti evidenziano che, con la ripresa economica, le vendite di modem, parabole e apparati per Internet satellitare nel 2009 hanno superato le aspettative, andando a servire solo in Nord America almeno un milione di utenti.
LEuropa Occidentale, invece, è per ora meno propensa, ma non chiusa: in base ai dati, potrebbe registrare quota 100mila utenti entro fine 2010.
Se prima gli utenti consideravano troppo alti i costi di connessione satellitare e troppo complesse le relative operazioni di installazione degli apparati di puntamento del satellite geostazionario, ora vengono valutate con maggior cura le potenzialità di questo strumento, soprattutto nelle zone lontane dai grandi nuclei abitativi.
Per il momento la qualità delle connessioni è inferiore a quella disponibile con la consueta ADSL terrestre, ma la possibilità di collegarsi in Rete in qualunque angolo del pianeta rende spesso questa tecnologia l’unica ancora di salvezza per navigare il Web.
Northern sky research, specializzata in tecnologie di comunicazione, conferma che interessanti novità in termini di diffusione e offerta commerciale, a seguito dell’imminente lancio di satelliti di seconda generazione HTS (high throughput satellites), caratterizzata da una più alta capacità di trasmissione e quindi in grado di fornire servizi più vicini a quelli terrestri.