Da oggi su Facebook ogni “Mi piace”, checkin, azione all’interno delle applicazioni o “page post” può essere trasformato in annuncio pubblicitario. Il portale venderà il “materiale” a tutti gli sponsor che desidereranno inserirlo all’interno della comunicazione promozionale relativa al loro brand.
Le azioni compiute all’interno di Facebook verranno così connesse ai marchi che pagano per questo servizio in modo automatico e faranno la loro comparsa all’interno della sezioni “sponsored stories”. Ecco che un “Mi piace” inserito da un utente con riferimento ad un determinato prodotto può da oggi apparire all’interno di una pagina pubblicitaria. Senza richiesta o autorizzazione alcuna, quindi, ogni singolo utente potrà diventare testimonial di un brand al cospetto di un amico, facilitando l’incontro tra l’azienda e l’utenza sulla base dei volti conosciuti di ogni singola cerchia sociale all’interno della quale la promozione andrà ad agire.
Naturalmente, chi vorrà avvalersi di tale strumento potrà riportare anche messaggi o commenti inseriti per esaltare o sottolineare le caratteristiche del prodotto, purché questi non vengano alterati in alcun modo, ma riportati fedelmente: le azioni altrui (checkin, like, aggiornamenti di stato) non potranno essere intaccati. Appositi filtri saranno offerti alle aziende ed è facile pertanto immaginare che diventeranno messaggi pubblicitari solamente le espressioni positive ospitate dal network.
Gli inserzionisti interessati possono pagare per gli annunci su base cost-per-action, in che si traduce nel pagare i “Mi piace” come normalmente si pagano i click. Naturalmente, non tutti i commenti possono essere positivi; per evitare che negli annunci appaiano frasi inappropriate, Facebook permetterà di limitare gli acquisti ai soli Like.
Tra le organizzazioni che hanno già aderito al nuovo modello si annoverano nomi quali Coke, Anheuser-Busch, Amnesty International, RED e Unicef, ma Facebook ha dimostrato di poter offrire importanti opportunità promozionali anche e soprattutto alle piccole e medie imprese. «Tutto ciò che permette ai brand di amplificare le azioni sociali o il passaparola è una gran cosa», ha dichiarato Michael Lazerow, CEO di Facebook marketer Buddy Media. «Questo prodotto permette ai brand nuovi modi di utilizzare i loro investimenti su Facebook e di aumentare la loro visibilità».