Firmato il Codice di auto-regolamentazione sul Telemarketing, che impone agli operatori maggiore rispetto per i destinatari delle comunicazioni pubblicitarie, una strategia di promozione, fondamentale per molte aziende ma che, se non utilizzata in modo corretto, rischia di diventare inefficace, arrivando a indispettire gli utenti nei confronti del brand.
A sottoscrivere le nuove regole restrittive contro il Marketing telefonico selvaggio figurano Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g, Fastweb, Bt Italia, Tiscali e Almaviva Contact.
D’ora in poi le chiamate pubblicitarie a telefoni fissi e cellulari potranno essere effettuate solo in determinate fasce orarie e solo nei giorni lavorativi, con esclusione di quelli festivi.
In più sarà obbligatorio per gli operatori iniziare la telefonata identificandosi e chiedendo all’utente non solo se acconsente o meno ma anche informandolo che se non vuole più essere destinatario di questo tipo di promozione può iscriversi al “Registro pubblico delle opposizioni“.
Uno strumento di tutela della privacy degli utenti, ma che nasconde un intrinseco vantaggio anche per le imprese, le quali potranno in questo modo rivolgersi esclusivamente a potenziali clienti disponibili, e quindi ben disposti, ad essere contattati telefonicamente a fini commerciali o promozionali.
Il nuovo regime entrerà in vigore a partire dall’1 febbraio 2010 secondo il principio dell’opt out, come previsto dall’articolo 20 della legge 166. Si tratta in pratica della regola del silenzio assenso per cui tutti gli abbonati possono essere soggetti a Telemarketing a meno che non dichiarino il proprio dissenso. Questo può essere esplicitato iscrivendosi al Registro affidato alla Fondazione Bordoni.