Presentato nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio a Milano in collaborazione con Barclays, il rapporto di Casaleggio Associati – E-commerce in Italia 2010: l’e-commerce non è solo una scommessa- fa il punto sull’andamento del settore nel paese, confrontandone i trend con quelli europei.
Con un fatturato 2009 di 10 miliardi di euro, pari al 3,2% del mercato europeo (307 miliardi di euro complessivi), il commercio elettronico in Italia è fiorente.
La crescita è raddoppiata nell’ultimo anno: 58% rispetto al 30,7% del 2008. I settori di punta sono risultati essere Tempo libero (gaming, ecc.) per 42,2%, Turismo per il 35% ed Elettronica di Consumo per l’8,7%.
I punti di forza? Comodità di acquisto da casa (31%), prezzo conveniente (24%), vasta scelta (21%), esclusività dell’offerta (9%).
Restano, tuttavia, i ben noti ostacoli a impedire un decollo su larga scala, anche per tipologie di prodotto anche di fascia alta o di nicchia: oltre alla scarsa diffusione della banda larga, il rapporto ritiene che la legislazione italiana sia ancora «non adeguata e in alcuni casi punitiva».
Infine, lo studio segnala l’emergere del fenomeno servizi in white label come trend vincente: gli esercenti più esperti si offrono come mediatori per il servizio di vendita, rivolgendosi a società tradizionali che non hanno ancora maturato una propria esperienza di e-commerce che non vogliono lasciarsi sfuggire questa occasione.