Nonostante la crescente diffusione di siti di e-Commerce in Italia, il nostro paese fa registrare il fatturato più basso della media europea. A stabilirlo è un’analisi di mercato del Centre for Retail Research. Causa principale? La scarsa qualità dei siti.
In Italia solo lo 0,8% del fatturato delle aziende italiane proviene dai ricavi da attività di e-Commerce.
mentre in Europa la crisi ha spinto gli utenti a scegliere canali alternativi come il Web per trovare le offerte più vantaggiose, gli Italiani preferiscono ancora il contatto diretto con il venditore, timorosi di subire truffe.
Il problema di fondo, però, starebbe nei limiti tecnologici e gestionali dei siti delle aziende italiane,per il commercio elettronico ma non soltanto.
Sotto accusa è anche la scarsa diffusione della banda larga su tutto il territorio e quindi un digital divide ancora troppo diffuso, che impredisce la diffusione su larga scala degli acquisti telematici.
Le aziende italiane si limitano a essere online con una semplice vetrina web, senza rendere più efficienti i propri siti né promuoverli adeguatamente o renderli comprensivi e user-friendly.
Manca l’impegno a informare con chiarezza su prodotti offerti e condizioni di vendita, impedendo così che si sviluppi una clientela fidelizzata. Mediocri anche gestione consegne e assistenza post vendita.
I clienti italiani sembrano quindi essere disorientati di fronte a quanto proposto e non si sentono abbastanza tutelati e incoraggiati all’acquisto.