Per gli editori multimediali la scelta è ardua: news online a pagamento o pubblicità? Quale modello di business sarà alla base del futuro mercato dell’Informazione online? Fino a poco tempo fa il binomio “Rete e gratuità” era indiscutibile, ma oggi lo scenario è in evoluzione e, come conferma Nielsen, gli stessi utenti della Rete cominciano ad aprirsi al modello premium per i contenuti web di qualità.
Secondo il sondaggio Nielsen condotto a livello globale (27mila utenti di 52 Paesi), un terzo dei lettori sarebbe disposto a pagare per leggere le notizie online.
Già l’8% degli utenti, inoltre, rivela di essere già abbonato a quotidiani online con contenuti premium.
Rimane alta (58%) la percentuale di utenti contrari e ben l’85% degli utenti ritiene che i contenuti attualmente accessibili liberamente dovrebbero rimanere gratuiti.
La propensione varia con il target: gli utenti sotto i 35 anni sono i più propensi a pagare, soprattutto per contenuti ritenuti di maggiore valore: spettacoli teatrali, musica, giochi, video professionali, riviste.
Tra riviste e quotidiani online, il 39% degli utenti preferisce le prime e potrebbe pagare per leggerle in Rete, il 34% preferisce invece i secondi. Il 31% ritiene ammissibile la consultazione a pagamento per le news solo su web.
In generale, si accetta di pagare le informazioni presenti sul Web se vengono rispettati determinati criteri, quale la possibilità di utilizzare i contenuti una volta letti, di condividerli e di non visualizzare più alcuna pubblicità (64%).
La pubblicità va bene per il 47% degli intervistati (40% in Europa), ma solo se riduce il costo dei contenuti a pagamento.
Tra le modalità sperimentate finora dagli editori, gli utenti (52%) sembrano preferire le transazioni individuali con micro pagamenti, rispetto agli abbonamenti full service.
A fronte di queste valutazioni, in futuro il vero fattore chiave sarà comparare il ritorno economico per chi fa della notizia un mestiere.