Continua la battaglia del Garante Privacy per la tutela dei diritti dei consumatori in ambito Telemarketing: dopo aver espresso srie perplessità sull’approvazione del DL Ronchi che obbliga a iscriversi a un registro utenti che non desiderano chiamate promozionali, è ora la volta delle chiamate promozionali a numeri casuali.
Il Garante ha stabilito il divieto di telefonate commerciali – soprattutto se preregistrate – tramite sistemi che generano numerazioni casuali, sequenze elaborate con criteri geografici.
In pratica numeri composti a caso, senza attingere ad alcun elenco e senza consenso alcuno. Esattamente quanto riscontrato nel caso dell’azienda segnalata dai molti consumatori, e che ha generato la decisione dell’Autorità.
«In base alle norme sulla privacy, per poter utilizzare anche questo tipo di numerazione a fini commerciali è necessario il previo consenso dell’interessato. Tanto più laddove si utilizzino modalità di contatto con chiamate preregistrate per le quali il consenso è obbligatorio».
Pur non attingendo ad un elenco pubblico, i numeri ottenuti per puro meccanismo casuale restano comunque dati personali, perchè riconducibili a “utenti identificati o identificabili”.
«Per le sue comunicazioni commerciali l’azienda non utilizzava, nè direttamente nè attraverso i propri call center, i numeri presi dagli elenchi telefonici, ma si serviva di un sistema che generava i numeri da contattare attraverso sequenze casuali…I numeri non erano abbinati a dati anagrafici».
Per le “aziende recidive”, sono previste sanzioni amministrative (da 30mila a 100mila euro) e persino penali (da tre mesi a due anni di reclusione).