Tra followers Twitter in vendita alle aziende e monetizzazione dei contatti Facebook grazie alla domanda degli inserzionisti, sta esplodendo in tutto il suo potenziale commerciale il business dei social network.
Da settimane si susseguono in Rete gli annunci sulle ultime novità per aziende legate a questi portali, tanto che gli stessi executive dei social network cominciano letteralmente a “dare i numeri”.
Il membro del CdA di FB, Mark Andreessen, ha previsto un fatturato di 500 mln di dollari entro il 2009 e guadagni miliardari entro i prossimi 5 anni. A incrementare ulteriormente i successi economici e di business, la vendita di spazi pubblicitari, che se sfruttata appieno già dall’esercizio in corso avrebbe potuto far raddoppiare gli introiti.
E intanto non resta a guardare Twitter, che con il suo incredibile exploit sta attirando l’attenzione delle aziende interessate a mettersi sul portale di microblogging e ad accrescere il numero di utenti e lettori, ossia followers.
Obiettivo, fare di Twitter una vetrina in tempo reale, utile come strumento di marketing. Ragion per cui sta già nascendo un fiorente mercato dei followers più in linea con il proprio target di riferimento.
L’australiana uSocial ad esempio – come ha segnalato di recente BBC – si è messa letteralmente a vendere followers, rivolgendosi in prevalenza a imprese e operatori marketing. I costi? Dagli 87 dollari per mille follower e 372 dollari circa per 10mila, fino ai 3.500 dollari per 100mila follower.
Ma sarà legale? Il dubbio è infatti che dietro a questi business possano nascondersi sottrazioni pseudo-illecite di account e mailing list, magari aggirando le norme a tutela della privacy.
E invece no: cotanto patrimonio sarebbe solo il frutto di un certosino lavoro di contatto one-to-one: uSocial contatta gli utenti che reputa in target con il business del cliente – per interessi, localizzazione geografica, ecc. – proponendogli di seguire le notizie della società in oggetto!