Poter eccedere con facilità al database di Facebook, composto da 150 milioni di utenti, rappresenta il sogno proibito di ogni azienda che si occupi di ricerche di mercato. Secondo il quotidiano inglese Guardian, il sogno potrebbe presto divenire realtà per mano dello stesso fondatore del portale di social networking più famoso al mondo.
150 milioni di nomi, accompagnati da informazioni personali quali sesso, età e stato civile, oltre alle preferenze in fatto di acquisti, gusti musicali, svaghi e molto altro ancora. Un database decisamente ghiotto che Mark Zuckerberg, fondatore del portale, intende presto trasformare in una piattaforma per le ricerche di marketing.
Seppure la notizia non sia ancora ufficiale, la decisione trova una sua concretizzazione non solamente nelle parole riportate da Guardian, ma anche in quanto mostrato da Zuckerberg al Forum economico mondiale di Davos nei giorni scorsi.
A dimostrazione di come i siti di social networking possano essere usati per effettuare sondaggi su specifici gruppi di utenti, Zuckerberg ha chiesto ai loro utenti una opinione sul conflitto medio orientale e sulle eventuali soluzioni per arrivare alla pace nella regione; i risultati sono arrivati nel giro di pochi minuti.
Allo stesso modo, il fondatore di Facebook ha chiesto agli americani se ritenessero sufficienti le misure intraprese da Obama per risollevare l’economia negli Stati Uniti: anche in questo caso, le risposte ottenute nel giro di pochi minuti sono state migliaia.
Risposte così immediate sarebbero utilissime alle aziende, permettendo loro di conoscere quasi in tempo reale la reazione del mercato a un nuovo prodotto oppure di sondare l’orientamento della clientela prima di dare il via ad una nuova produzione.
Ciò inciderebbe sensibilmente sui tempi delle ricerche e sui loro costi, permettendo inoltre, con pochi semplici click, di raggiungere vasti gruppi di persone selezionate in base a determinate caratteristiche.