Se c’è una Nazione in cui il commercio elettronico sembra godere di perfetta salute, quella è la Gran Bretagna.
I sudditi di Sua Maestà prediligono in misura sempre maggiore la Rete per i loro acquisti, e stanno così facendo del commercio elettronico e dell’advertising online in un mondo dorato per le imprese. Lo scorso anno, infatti, nel Regno Unito la pubblicità su internet ha superato per la prima volta quella sulla carta stampata, merito anche di un trend generale decisamente positivo che sta coinvolgendo tutta l’Unione Europea.
Ad invogliare i consumatori a navigare e, soprattutto, ad acquistare online concorrono numerose iniziative. La fiducia dei britannici è infatti in costante aumento, come dimostrano i dati della recente ricerca di IMRG, che ha analizzato i 50 siti di e-commerce più popolari.
Al primo posto si è piazzato Amazon UK, che replica anche in nona posizione con la versione USA. Medaglia d’argento per Argos, seguito da Tesco.com e Play. Molto bene i siti legati al turismo, tra cui spiccano Thomson Holidays (quinto posto), Expedia (sesto) e Easyjet (settimo).
Tutto ciò sta trasformando lentamente l’intero sistema economico, coinvolgendo a poco a poco anche settori non direttamente collegati all’e-commerce. Tra le ultime novità in materia, è da segnalare l’accordo raggiunto in questi giorni dalle 5 più grandi compagnie di telefonia mobile dell’Isola, che hanno adottato un sistema di pagamento denominato PayForIt.
Pensato per le spese di piccola entità (fino a 15 euro), il sistema ricorda quanto già fatto vedere da Nokia e Visa. In questo caso ogni spesa effettuata sarà addebbitata direttamente sul conto telefonico dell’utente. PayForIt potrebbe rivelarsi uno strumento decisamente interessante, considerando il numero sempre maggiore di utenti che navigano tramite il loro smartphone.
Inoltre, PayForIt fornisce a tutti gli acquirenti le informazioni sui prodotti acquistati e sulle aziende da cui sono stati effettuati gli acquisti, ad ulteriore dimostrazione di come la fiducia sia un elemento fondamentale per spingere i consumatori all’acquisto online.
L’esempio britannico dimostra quindi che il fenomeno dell’e-commerce è in continua crescita ma va aiutato attivamente, con accordi trasversali che forniscano le infrastrutture e gli strumenti adeguati ai consumatori, aumentando al contempo il loro livello di fiducia.