La pubblicità online si sta rivelando un mercato di giorno in giorno più florido, con un fatturato che ha toccato nel 2006 un valore di oltre 17 miliardi di dollari. Allo stato attuale il protagonista principale dell’internet advertising è Google, che raccoglie circa i 3/4 degli investimenti pubblicitari sui motori di ricerca, ma il panorama potrebbe cambiare.
Yahoo ha infatti lanciato una nuova versione del suo sistema di online advertising, in grado di fornire pubblicità personalizzate a seconda del profilo del visitatore. SmartAds, questo il nome del prodotto, permetterà alle imprese di costruire messaggi pubblicitari in tempo reale, basandosi su informazioni come l’età del navigatore, la sua provenienza territoriale o il reddito.
Il sistema è basato su un nuovo metodo di creazione dell’inserzione pubblicitaria: le imprese forniranno a Yahoo vari elementi come loghi, sfondi, immagini e testi, variabili in base a fattori statistici, territoriali e comportamentali; questi elementi verrano poi combinati fra loro come dei “mattoncini”, andando a formare un’inserzione completa costruita automaticamente attorno alle caratteristiche dell’utente. Il visitatore che cercherà, ad esempio, informazioni su un determinato modello di macchina si troverà così davanti a pubblicità di concessionarie automobilistiche presenti nella propria città o ad offerte speciali adeguate al suo target d’appartenenza.
Yahoo comincerà a testare questo servizio all’interno di siti legati a viaggi e turismo, fornendo pubblicità “personalizzate” sui voli di due grosse compagnie aeree, per poi allargare la sua offerta ad altri settori entro la fine dell’anno. In base a una ricerca di eMarketer, il mercato di questo targeted advertising è destinato a raddoppiare nel 2008 fino ad arrivare ad un valore di circa 1 miliardo di dollari. E la crescita non si arresterebbe, arrivando a una cifra di quasi 4 miliardi entro il 2011.
Google non sembra però intenzionata a restare a guardare, e ha già introdotto migliorie nel suo sistema di pubblicità pay-per-action. Con il sistema Referrals 2.0, Google è in grado di monitorare i visitatori dei siti affiliati al circuito AdSense, registrando le azioni compiute sui siti esterni. A contare non saranno più i semplici click sugli annunci pubblicitari: l’utente dovrà compiere un’azione concreta, come iscriversi alla newsletter dell’inserzionista o acquistarne un prodotto. Si tratta solo di una prima sperimentazione, che potrebbe però elevare notevolmente l’efficacia della pubblicità online.