Linux si prepara a sbarcare nelle aziende e nelle case di un gran numero di utenti. Autrice di questa mossa è Dell, che ha scelto di includere il sistema operativo open source nei suoi computer.
Trattandosi di uno dei maggiori produttori mondiali di pc deskotp, portatili e server, è evidente il peso che una simile iniziativa può avere nel mercato dei sistemi operativi. Infatti finora il monopolio di Windows è stato pressoché assoluto dal momento che utenti trovavano il prodotto di Microsoft già installato nei computer.
Nonostante in ambito prettamente business ci siano già state iniziative analoghe, come quella di IBM, se i piani di Dell diverranno realtà aziende e consumer potrebbero sperimentare un maggiore avvicinamento all’open source. Quella del software libero è una strada che molti soggetti, sia pubblici che privati, stanno imboccando e soprattutto promuovendo e in quest’ottica la mossa di Dell fornirebbe un’ulteriore spinta alla diffusione dell’open source.
Tuttavia la società americana sta procedendo con estrema cautela, vista la portata dell’operazione. L’ultima iniziativa è un sondaggio rivolto a tutti gli utenti (presenti e futuri) a cui Dell chiede direttamente di indicare le loro preferenze in merito alla tipologia di computer e alla distribuzione da includere in essi.
Linux è infatti un sistema operativo distribuito in differenti versioni (chiamate appunto distribuzioni) elaborate da aziende o da community di sviluppatori. Tra le opzioni indicate da Dell ci sono Ubuntu, Fedora e OpenSuse, sviluppati gratuitamente da una comunità di programmatori e offerte gratis. Per quanto riguarda le versioni commerciali, sono presenti Novell/SuSE Linux Desktop e Red Hat Enterprise Desktop, fermo restando la possibilità di indicare altre distribuzioni.
Le intenzioni di Dell sembrano però già chiare in merito alla versione da adottare: nei giorni scorsi ha infatti ottenuto la certificazione per Suse Linux Enterprise Desktop 10 di Novell per le sue linee di prodotti Optiplex desktops, Latitude notebooks, e Precision workstations. Non c’è invece traccia esplicita di Mandriva, in procinto di lanciare la nuova versione del suo Corporate Desktop, dedicato espressamente alle aziende.
Le distribuzioni Linux hanno sempre avuto un occhio di riguardo per gli utenti business, come dimostrano anche i recenti avvenimenti in casa Novell e Red Hat, due tra i maggiori player. Questi hanno infatti integrato nelle loro versioni un tool per la virtualizzazione che consente agli utenti di gestire meglio i server aziendali.