Sale l’attesa per il nuovo Decreto Sviluppo contenente un pacchetto di misure per la crescita economica dell’Italia: preannunciato da Tremonti nei giorni scorsi, è ancora avvolto nel mistero. «Il ministro Romani coordinerà il gruppo di lavoro e viene confermata entro il 20 ottobre la data in cui il Consiglio dei Ministri presenterà il decreto»: questo è tutto ciò che è dato sapere ufficialmente, per voce del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi.
Focus del Decreto Sviluppo in via di stesura: rilancio imprese, infrastrutture, semplificazione, famiglie e riduzione del debito.
Prima di varare il DL Sviluppo il CdM deve prima approvare anche la Legge di Stabilità (manovra finanziaria 2012). La scadenza per l’emanazione della legge è il 15 ottobre 2011 ma le tensioni di Governo – che vedono al centro Tremonti e il suo braccio di ferro con il resto della maggioranza sulle strategie economiche (in primis, i tagli ai ministeri previsti dalla manovra finanziaria 2011) – hanno causato uno slittamento di circa una settimana sulla tabella di marcia prevista (13-14 ottobre).
Nei “conti” della Legge di Stabilità, infatti, devono trovare posto i 7 miliardi in meno (tagli previsti per il 2012) per i vari ministeri, che devono pertanto riformulare budget e piani di contenimento dei costi. Voci di corridoio indicano nei FAS (Fondi per Aree Sottoutilizzate) le vittime sacrificali, dal momento che sono voci di costo per cui risponde il MiSE ma che in realtà implicano interventi di competenza di differenti ministeri.
Poiché il ministro Tremonti vuole un Decreto Sviluppo che non modifichi il saldo delle misure contenute nella Legge di Stabilità, si affaccia l’ipotesi di una blindatura della finanziaria 2012 prima di passare al Decreto Sviluppo.