La crisi dell’euro torna alle ribalta sulle piazze finanziarie, con una giornata caratterizzata da pesanti perdite. Il giorno in cui si attendeva la reazione di Piazza Affari agli emendamenti della manovra finanziaria bis, la seduta si è invece ancora concentrata sulle preoccupazioni d’Europa per i debiti sovrani., Italia compresa. A queste, si aggiungono i timori per la tenuta dell’economia americana. Risultato: a un’ora dalla chiusura Milano in rosso del 5%, per Parigi e Francoforte ribassi superiori al 4% e Londra sotto del 3%. Insomma, una debacle, dopo la chiusura già negativa delle Borse asiatiche.
Ma è la crisi dell’euro a fare da protagonista, e l’Italia qui gioca un ruolo centrale. Non a caso, lo spread fra il Btp e il Bund tedesco è tornato ad allargarsi, raggiungendo i 372 punti base nel primo pomeriggio. Poi, il differenziale si è leggermente ridotto, a 365 punti, anche in seguito a un nuovo intervento delle banche centrali a sostegno dei titoli italiani.
Proprio il tema degli interventi sui titoli di stato da parte della Bce è caldissimo. Dopo i crolli borsistici d’agosto, sono stati certamente importanti gli interventi dei governi, in primi quello italiano che ha messo a punto la manovra bis a poche settimana da quella approvata in luglio sempre sull’onda delle preoccupazioni dei mercati. Ma a risollevare le borse sono stati in buona patre gli acquisti della Bce.
Non a caso, su questo è intervenuto il Governatore della Bce, Mario Draghi: l’intervento di Francoforte attraverso il programma di acquisto di titoli italiani «è temporaneo e, cosa anco più importante, non può essere usato per aggirare il principio fondamentale della disciplina di bilancio».
Parole importanti, che arrivano in un momento in cui la borsa si interroga proprio su questo: fino a quando la Bce continuerà a sostenere i titoli di stato italiani?
Nel frattempo, prosegue il cammino della manovra finanziaria bis, che dopo il passaggio in Commissione Bilancio del Senato ora passa al vaglio dell’aula di Palazzo Madama (e la prossima settimana arriverà alla Camera). Con la manovra bis il governo si impegna ad anticipare il pareggio di bilancio al 2013.
Previsto un pacchetto di misure da 45,5 miliardi, la cui strada però è stata negli ultimi giorni parecchio tortuosa e non si è ancora esaurita.
«La solvibilità degli stati sovrani non è più un concetto acquisito» ha sottolineato Draghi, e dunque i governi devono «assumersi le loro responsabilità e agire velocemente».
La situazione, nel caso in cui ancora qualcuno ne dubitasse, è particolarmente delicata. In gioco ci sono la tenuta economica dell’Italia e dell’intera area dell‘euro.
Intanto oggi da registrare anche una manifestazione davanti alla sede della Borsa di Milano, in Piazza Affari, dove hanno manifestato militanti del centro sociale Il cantiere e dell’Unione Sindacale di Base, contro la manovra del governo.