Manovra Finanziaria bis: mentre in Senato si valutano gli emendamenti al decreto, non si placa la polemica intorno al dibattito politico, contrassegnato da continui cambiamenti, su quella che dovrebbe essere una manovra con le misure migliori per scacciare la crisi economica e garantirsi un futuro più florido.
In termini di reazione sui mercati finanziari, spada di Damocle resta il giudizio dell’Unione Europea, al momento sospeso in attesa che l’Italia presenti un testo definitivo, come spiega il portavoce UE Amadeu Altafaj Tardio.
Intanto, vari battibecchi del governo e dell’opposizione non sembrano avere alcun impatto sui pareri degli altri paesi, che si dichiarano fiduciosi in merito alla buona riuscita del dibattito e delle misure individuate nella Manovra Finanziaria.
Ma i riflettori restano puntati sul giudizio UE: solo a fine iter parlamentare terminato la Commissione europea valuterà la manovra finanziaria bis e deciderà se promuovere o bocciare il nostro paese. Di certo – avvisano da Bruxelles – la Manovra Finanziaria bis dovrà contenere “misure per rilanciare la crescita” per non incorrere in un parere negativo e in eventuali provvedimenti.
In particolare il portavoce ha specificato che verrà posta «particolare attenzione alla composizione del pacchetto di misure e che le misure per rilanciare la crescita e l’occupazione dovranno avere un peso maggiore». Sono necessarie riforma strutturali, poichè «l’economia italiana cresce meno della media europea che a sua volta è entrata in una fase di rallentamento generale».