Riforma Fiscale 2011: il testo definitivo della legge delega per la riforma fiscale e assistenziale collegata alla manovra finanziaria arrivato al Quirinale per l’autorizzazione del Presidente della Repubblica alla presentazione, è stato arricchito dell’Articolo 11, che non lascia alternativa al governo sulla blindatura dei conti pubblici. L’obiettivo è alleggerire la pressione fiscale soprattutto a carico delle imprese.
Il testo della Riforma Fiscale 2011 arrivato al Quirinale prevede che se gli effetti positivi dei decreti legislativi messi in campo dal governo non verranno avvertiti già a partire dal 1° gennaio 2013, si dia il via ai tagli alle agevolazioni.
Negli altri punti, la legge delega per la riforma fiscale non presenta sostanziali modifiche rispetto a quella approvata in consiglio dei ministri.
Tra le piccole novità figurano gli interventi sull’IVA (Articolo 3) in cui è stato inserito l’obiettivo di una «progressiva riduzione delle forme di indetraibilità». L’idea è di far sì l’IVA diventi una vera e propria imposta sui consumi.
Niente tassa sui contratti di Borsa, che scompare dal testo dopo le proteste sollevate a margine dellìapprovazione della manovra finanziaria. Rimangono inalterate, invece, le tre aliquote IRPEF (al 20, 30 e 40%) e la graduale eliminazione dell’IRAP.
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