Il maxi-emendamento al Decreto Sviluppo che il Governo ha blindato ponendo la fiducia alla Camera, e approvato ieri in serata, contiene anche la proroga del SISTRI (tracciabilità elettronica dei rifiuti): tuttavia, a beneficiarne saranno solo le imprese con meno di dieci dipendenti. A patto che il DL Sviluppo venga approvato con questo testo anche al Senato.
Per le piccole imprese che producono rifiuti sotto i 10 addetti, dunque, l’operatività del SISTRI non scatterebbe più a gennaio 2012 ma sarebbe rimandata a dopo il primo giugno 2012.
Recita l’emendamento: «al fine di garantire che un adeguato periodo transitorio consenta la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, per i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 30 maggio 2011, il relativo termine, da individuare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nei modi di cui all’articolo 28, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 18 febbraio 20 Il, n. 52, non può essere antecedente al 1° giugno 2012».
L’emendamento è stato inserito nel testo del Decreto Sviluppo dalla stessa maggioranza, dopo la pioggia di critiche seguita ai test pre-entrata in vigore (Click Day). Non resta che attendere la votazione, ora, che dovrà concedere il via libera definitivo al Decreto emendato entro il 13 luglio, pena la decadenza dello stesso.
Per tutti gli altri operatori, dunque, resta valida l’entrata in vigore a scaglioni del SISTRI, a partire dal primo settembre.
- primo settembre 2011: produttori di rifiuti con oltre 500 dipendenti, impianti di smaltimento, incenerimento e trasportatori autorizzati per trasporti annui superiori alle 3mila tonnellate.
- primo ottobre 2011: produttori da 250 a 500 dipendenti, Comuni, Enti e Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania.
- primo novembre 2011: produttori da 50 a 249 dipendenti.
- primo dicembre 2011: produttori di rifiuti da 10 a 49 dipendenti, trasportatori autorizzati per trasporti annui fino a 3mila tonnellate.
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