Atteso per i primi di maggio il nuovo Decreto Sviluppo e, tra le possibili novità, emergono: deducibilità al 100% degli investimenti in Ricerca delle aziende un nuovo bonus fiscale volto a rilanciare l’innovazione tra le imprese italiane (credito d’imposta), semplificazioni burocratiche sui bonus energetici e, forse, nuove deduzioni che sgravino il reddito d’impresa.
Ad anticipare i contenuti del decreto, il ministro Calderoli: gli investimenti che potranno godere dell’agevolazione saranno solo quelli effettuati «in Ricerca, Ricerca vera».
Le aziende che rispetteranno questo requisito potranno accedere ad una deduzione del 100% e a un credito d’imposta ancora da modulare, ma che si dovrebbe aggirare intorno al 90% spalmabile in più anni. In pratica, il contributo dovrebbe prevedere due voci di costo di cui una interamente deducibile e l’altra da utilizzare, appunto, come credito d’imposta.
L’altra novità importante riguarda i riconoscimenti concessi ai ricercatori che realizzano il progetto per l’impresa, per i quali potrebbe essere prevista l’introduzione di un voucher.
Sul tema della semplificazione fiscale prevista dal Decreto Sviluppo, si prevede l’eliminazione dell’obbligo di fornire ogni anno al sostituto d’imposta il quadro aggiornato dei familiari a carico, al fine di ottenere le dovute detrazioni.
Mentre per i bonus energetici non sarà più necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’avvio della procedura, ma sarà sufficiente provvedere ad inviare la comunicazione di inizio attività al Comune.
Infine, ancora non confermato, un possibile livellamento del tetto posto sulla deducibilità di alcuni dei costi che contribuiscono a determinare il reddito d’impresa.
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