Il Governo annullerà l’emendamento PD sui ricorsi dei lavoratori – precari ma non soltanto – che vogliono impugnare un ingiusto licenziamento: l’estensione a tutto il 2011 dei termini per avviare la procedura sarà annullata con il Maxiemendamento al Milleproroghe. Non solo: possibile stop anche per il rinvio dell’entrata in vigore della media conciliazione.
Nonostante l’approvazione di ieri, dunque, il Governo non ci sta e ripristinerà i 60 giorni di tempo massimo per poter fare ricorso.
Indignata dal volta faccia la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro: «il nostro emendamento ha anche ricevuto il plauso dei tre sindacati maggiormente rappresentativi Cgil, Cisl e Uil», in più «il differimento votato dalle commissioni è una garanzia per le lavoratrici e i lavoratori e in particolare per quelli più deboli, i precari, che devono adeguatamente informarsi sui nuovi termini della disciplina contenuta nel collegato lavoro e, quindi, esercitare appieno le proprie prerogative».
Se il Governo confermerà la marcia indietro sul Maxiemendamento significherà che non verrà attribuito alcun valore all’esame che le commissioni del Senato stanno portando avanti da giorni «significherebbe esercitare, per l’ennesima volta, un insopportabile sopruso del Governo sul Parlamento» incalza Finocchiaro.
Concorde anche il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, che lo ha definito «un fatto gravissimo per ragioni di merito e di metodo» in più «si confermerebbe un vero e proprio accanimento contro questi lavoratori che, per le leggi del centro destra, non solo sono temporanei, meno pagati e spesso senza ammortizzatori sociali, ma gli si vorrebbe anche impedire di esercitare i loro diritti in caso di contratti irregolari».
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