L’eco-bonus 55% per le spese di riqualificazione energetica degli edifici, dopo una iniziale estromissione dal Ddl Stabilità – la cui approvazione è attesa per martedì 7 dicembre – sarà prorogato per il 2011. Il viceministro all’Economia, Giuseppe Vegas ne ha confermato anche la diluizione in dieci anni invece che cinque.
Oltre alla copertura per il finanziamento del bonus per detrazione fiscale sui costi delle ristrutturazioni, l’altro probelma di fondo è la precarietà del Governo, a giorni al voto di fiducia.
Se bocciata, la misura potrebbe avere una drastica ricaduta negativa sulle aziende e sulla green economy. Per questo, l’approvazione potrebbe passare anche per la riformulazione di altri emendamenti alla nuova legge finanziaria già presentati in aula.
Inserire l’eco-bonus nella Legge di Stabilità sarà possibile solo «a condizione che ci sia un clima politico ragionevole», ha spiegato Vegas.
Infatti, se si andrà al voto di fiducia, la strada per l’ecobonus 55% diventerebbe più complessa, perché verrebbe chiesto il voto dell’aula sul testo della legge di stabilità così com’è e quindi la scelta se prorogare o no l’agevolazione diventerebbe di competenza del Senato o dovrebbe passare, come già ipotizzato, per il decreto “milleproroghe”.
Diversamente, se non si andrà alla fiducia, ci sarebbe spazio per nuove modifiche al testo del ddl di Bilancio, la cui approvazione è auspicata in tempi più rapidi possibile da tutte le forze politiche.