Non solo green: è stato presentato in questi giorni presso il ministero dello Sviluppo Economico il Codice dell’energia nucleare, un volume che raccoglie per la prima volta le norme internazionali, comunitarie e nazionali che disciplinano i molteplici aspetti inerenti ll’esercizio delle relative attività industriali.
Il volume presenta quattro aree tematiche: istituzioni internazionali, protezione e sicurezza, responsabilità civile e trasporto dei materiali nucleari
Vengono quindi descritte le regole da seguire per la sicurezza degli impianti, la radioprotezione (per pubblico, lavoratori e ambiente), la responsabilità civile nucleare, i trasporti delle materie radioattive, la protezione e il controllo delle materie nucleari, la gestione delle sorgenti radioattive, il decommissioning e la gestione dei residui radioattivi, la protezione fisica degli impianti e dei materiali contro atti illeciti, la gestione delle situazioni di crisi e di emergenza radiologica.
Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra Enel ed EDF, primi affidatari dell’attuazione della strategia del Governo in materia nucleare, la cui diretta emanazione è SnI (Sviluppo nucleare Italia).
Uno strumento di lavoro di consultazione per operatori e tecnici del settore, interessati al business dell’energia non in chiave eco-sostenibile, dal momento che in Italia il Governo ha deciso di mettere in secondo piano l’industria dell’energia pulita, scalzata dagli alti profitti del nucleare, collocato però sul versante opposto rispetto alle politiche di CSR e tutela del patrimonio ambientale su cui tanto, invece, si dovrebbe battere…