Obbligo di cancellazione sicura dei dati per i produttori in fase di recupero e smaltimento dei Raee e per i venditori Aee usati, per assicurare l’assenza di informazioni residue. Queste le direttive del Garante europeo della protezione dei dati pubblicate in Gazzetta Ufficiale Ue.
Si vuole così assicurare maggiore privacy e innalzarne il livello in fase di gestione delle apparecchiature elettroniche a fine vita.Viene così rivisitata l’attuale direttiva 2002/96/Ce, aggiungendo obblighi volti ad evitare la diffusione dei dati che rimangono memorizzati nei supporti di archiviazione dei dispositivi in fase di dismissione.
Dati spesso sensibili, che è importante distruggere completamente, soprattutto se si tratta di dispositivi provenienti da realtà aziendali.
Procedura fondamentale in particolar modo nei casi di reimpiego e di riciclaggio dei Raee in parola. Recuperatori e smaltitori di Raee saranno quindi responsabili del trattamento di dati personali soggetti alle norme dettate dalla direttiva 95/46/Ce in tema di tutela della riservatezza (dlgs 196/2003 a livello nazionale).
L’Authority Ue chiede inoltre che venga inserito nella normativa comunitaria l’obbligo per i fabbricanti di Aee di inserire nelle apparecchiature dispositivi in grado di consentire agli utenti di provvedere personalmente e in modo semplice alla cancellazione dei dati prima di consegnarli per la loro dismissione.
Il Garante Privacy italiano aveva già dato indicazioni sulla protezione dei dati ai soggetti coinvolti nella filiera Aee-Raee (provvedimento generale 13 ottobre 2008) in vista dell’attuazione del dm MinAmbiente 8 marzo 2010.